Giulio Formenti, dottorando in Scienze Ambientali

Con questa petizione i sottoscrittori richiedono di innalzare il valore della borsa di dottorato dell’Università degli Studi di Milano di € 2506,29 annui (+20%) equiparandola così a quella dell’Università degli Studi Milano-Bicocca.

Infatti, il DM del 18 giugno 2008 stabilisce l’importo lordo minimo delle borse di dottorato di ricerca a livello italiano in € 13.638,47 annui lordi¹, valore tristemente noto per essere tra i più bassi d’Europa.

Dal 1 gennaio 2015 la Bicocca ha elevato nettamente l’importo della borsa portandolo a € 16.238,47 per tutti i dottorandi². La Bicocca richiede un contributo d’iscrizione prima rata di € 260 e una seconda rata variabile da 0 a 1000 euro in funzione del valore ISEE (quindi tenendo conto dei redditi complessivi della persona). Quindi, se il reddito della borsa è l’unico percepito (o se gli altri redditi sono limitati), un dottorando percepisce € 15978,47 e in ogni caso mai meno di € 15000.

La borsa di dottorato della Statale è ancora pari al minimo di legge di € 13.638,47. Inoltre da quest’importo vengono detratti annualmente € 166,29 di contributi vari (tra luglio e agosto, e la borsa risulta così inferiore ai 900 euro). Nel caso dei beneficiari di borsa non viene richiesto alcun contributo d’iscrizione³, poiché di fatto la tassazione è alla fonte.

Al netto quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, vi è una differenza di € 2506,29: circa 208 euro in meno al mese per i dottorandi Unimi (e comunque sempre almeno 127 euro in meno al mese).

Nella stessa città, due università pubbliche che esprimono la stessa tipologia di offerta formativa trattano i loro studenti in maniera profondamente diversa. 200 euro al mese in più fanno la differenza in una città come Milano.

Sono passati 8 anni da quando è stato stabilito il minimo di legge. Poiché nessun nuovo adeguamento ministeriale è seguito, la Bicocca ha saggiamente deciso di elevare autonomamente il valore della borsa investendo 2 milioni di euro⁴, una cifra pari allo 0,03% del bilancio annuale.

Firmando questa mozione chiediamo dunque che l’Università degli Studi di Milano adegui immediatamente il trattamento dei suoi dottorandi a quello della Bicocca. Noi dottorandi, con il nostro lavoro e il nostro impegno, contribuiamo sensibilmente al successo e al prestigio dell’Ateneo. Per un’università che voglia eccellere in Europa e nel mondo questo apporto è fondamentale. Si tratta dunque di un piccolo sforzo economico per avere in cambio un Grande ateneo.